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lunedì 24 settembre 2012

Media&Moda, libertà riflessa.

Colonna sonora consigliata per l'articolo:
http://www.youtube.com/watch?v=HX-t_19UfDg&feature=related



ABBIATE UN PENSIERO CRITICO NELLA VITA E SOPRATTUTTO IN QUELLO CHE FATE, ALTRIMENTI SARETE SCHIAVI DI CHI CE L'HA, PERCHÈ CIÒ RICADE  INEVITABILMENTE SU DI VOI. OGNI GIORNO.

Introduco un argomento che avrebbe bisogno di fiumi di parole per essere spiegato e interpretato. Cercherò
con poco di portarvi qua, in un angolo della mia stanza per darvi un diverso punto di vista, una visione  che magari non avete neanche mai considerato, pensato. Fari puntati su chi, per caso o per volontà propria ha scelto di decidere per voi. Introduciamo i due ambiti fondamentali: moda e media. Due potentissimi mezzi di comunicazione e persuasione che difendono a spada tratta la tua libertà di scelta, per non dire "usano" la tua libertà che per questo diventa riflessa, schiava. Ma facciamo chiarezza su questo punto che ha una sfumatura IMMANE sul concepimento della nostra reale libertà. Penso che chiunque oggi, sia inevitabilmente bombardato dai media e dalle tendenze che la moda lancia; dai giornali, alle tv, a internet! fino a qui siamo tutti d'accordo? bene..

Prima di proseguire vorrei farvi una domanda: quanti di voi si sono mai domandati come realmente funzionano questi mezzi, che hanno un potere assoluto su  di voi e sulle vostre idee? 

Allora, se non l'avete ancora fatto è un peccato, perchè significa aver agito sempre d'impulso a quello che vi è stato propinato fin dalla notte dei tempi. Se invece siete stati più lungimiranti e critici vi meritate un plauso dal sottoscritto e dovreste aver trovato che il funzionamento dei media e della moda suoni pressapoco cosi:

MODA: ma come mai un abito o un oggetto diventano di moda? Uno dei meccanismi in gioco è l'imitazione di persone che dettano lo stile. «E il fenomeno del "trickle down", il gocciolamento verso il basso: la moda si diffonde dalle classi più agiate a quelle inferiori» spiega Stefania Saviolo, docente di strategie delle imprese della moda all'Università Bocconi di Milano. «Le élite adottano uno stile e vengono IMITATE, finché non diventa di massa. Allora, per differenziarsi, adottano un nuovo stile. Così la moda cambia ciclicamente»[...]


MEDIA: La teoria della dipendenza, studiata da Ball Rokeach e De Fleur nel ‘76, enfatizza la natura costante e cumulativa dei media. L’assunto di base è che, nelle forme contemporanee di società, la sfera d’esperienza vissuta direttamente dall’individuo è limitata in confronto alla parte di realtà sociale che ciascuno di noi conosce attraverso la mediazione della comunicazione di massa. La teoria che i media modellino l’immagine del mondo sociale, e che questo sia più presente nelle nostre decisioni rispetto a quanto lo sia il mondo reale, porta a dire che è in un ambito definito dalla circolazione mediatica di notizie piuttosto che rispetto al mondo con cui siamo in contatto immediato, che tutte le nostre azioni collettive, come guerre, rivoluzioni e governi nazionali, sono perseguite.

Sul grado di DIPENDENZA dai media, influiscono notevolmente molti fattori sociali, quali il livello socio-economico e quello culturale dell’individuo, tanto da dover definire dei sottogruppi rappresentativi di diversi tipi di dipendenze: 

1.  dipendenza cognitiva, per la comprensione sociale e di sé. Tale dipendenza si esplica nella necessità di riferirsi ai media per la conoscenza della maggior parte della realtà sociale, e fare dei media un punto di riferimento per la valutazione di sé. Il pericolo che può derivare da una dipendenza cognitiva assoluta, è che il soggetto venga pilotato verso fini a lui ignoti; 

2.  dipendenza nell’orientamento all’azione o all’interazione. Tale tipo di dipendenza definisce come norma la presenza di artefatti comunicativi nella vita quotidiana, tanto che questi arrivano a costituire lo sfondo, il quadro, all’interno del quale l’uomo si muove, senza farci caso;

3.  dipendenza nelle attività di svago, a livello individuale e sociale. I media “forniscono ausili alla comunicazione, servono a scopi di affiliazione\evitamento, sono finalizzati all’apprendimento sociale, sono strumento per mostrare dominanza\competenza”.

Ora, ammesso che la verità stia sempre nel mezzo, la vostra interpretazione critica diventa fondamentale, perchè sta a voi stessi decidere cosa fare della vostra vita e le scelte da preferire. Avete appreso il concetto? 
I media e la moda sono sistemi studiati in "laboratorio" con fini ben precisi. Devono e vogliono tramite un messaggio persuadere e ingannare per lo più. In due parole devono vendere. La foto del post è emblematica, la mela è mangiata (verità), ma viene dipinta e mostrata allo specchio come la mela migliore di tutte (inganno). A questo punto sarà solo la vostra capacità d'interpretare la realtà che vi riporterà a vedere la mela mangiata.
Non fatevi ingannare, Nietzsche dice che "ci sono due tipi di persone, al mondo: persone che sono destinate alla grandezza, come Walt Disney e Hitler, e poi ci sono quelli come noi. Lui ci chiamava "gli scarti di fabbrica". Siamo stuzzicati, a volte ci avviciniamo alla grandezza; ma non ci arriviamo mai. Siamo le masse senza valore, siamo gli articoli "usa e getta": ci sbattono sotto i treni, ci capitano i cibi avariati, ci sparano per caso al supermercato."  

poi mi direte che non è così...





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